Panarea

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Nelle vicinanze della suggestiva insenatura di Cala Junco, a Panarea, è situato un Villaggio Preistorico risalente all’Età del Bronzo (circa 16.000 anni fa) e rinvenuto nel 1948. La visita al villaggio preistorico, più che di un’escursione, è una piacevole passeggiata alla scoperta del versante meridionale dell’isola.
villaggio preistorico calajunco
Il sito archeologico è raggiungibile attraverso una stradina che dal porto conduce all’abitato sovrastante per poi snodarsi, verso sinistra, in direzione Drautto e continuare verso Cala Junco.
Il sentiero che conduce al villaggio regala dei bellissimi scorci; nella prima parte si attraversa l’abitato di Drautto, un centinaio di casette bianche sparse lungo la linea costiera e sormontate da enormi scaloni che erano utilizzati a scopo agricolo.
Con il diradarsi delle abitazioni inizia la Cala degli Zimmari nella quale è possibile tuffarsi nelle splendide acque che la bagnano e rilassarsi sulla soffice sabbia nera. A questo punto solo un breve tratto vi divide dal villaggio preistorico e dalla magica Cala Junco. L’insediamento si trova sul promontorio di Punta Milazzese ed è composto da 23 capanne a forma ovale e una quadrangolare.
In questo sito archeologico sono stati ritrovati diversi reperti, dalle ceramiche alle pentole, dalle macine agli utensili della popolazione Micenea. Il sito, non a caso, è su un pianoro che si protrae verso il mare, protetto da alte pareti che lo rendono un posto ideale per la difesa.
Questo fa comprendere l’apprensione rispetto a pirati e invasori.
Da qui un antico sentiero conduce a Cala Junco, probabilmente utilizzata ai tempi del villaggio preistorico come darsena, la baia che lo compone è a forma di anfiteatro, delimitato ai lati da stravaganti formazioni rocciose che disegnano una piscina naturale.
Questa cala viene definita come una delle baie più belle non solo dell’isola ma dell’intero arcipelago Eoliano, le acque che la bagnano assumono strabilianti colorazioni che variano dal verde smeraldo al turchese al blu intenso. La cala, nel periodo estivo, è quasi sempre molto affollata ma ciò non toglie il piacere di tuffarsi nelle rinfrescanti acque e il piacere di distendersi e rilassarsi, in un vero e proprio angolo di paradiso.

Stromboli, il vulcano che respira

Come si forma la pomice

Panarea, dove mare e vulcani diventano scultori

Filicudi: piccola isola, grande storia

Le Terme di San Calogero

Il Gran Cratere de La Fossa: dove il vulcano diventa uno scultore

I sensi raccontano i crateri sommitali

L’antica produzione del sale

Panarea e la sua storia

I sensi raccontano i Faraglioni di Panarea

Il laghetto salato di Lingua

I crateri sommitali

La Cattedrale di Lipari e il chiostro Normanno del Monastero Benedettino

Lipari al centro della storia del Mediterraneo

Filicudi, paradiso sommerso

Vulcano, la più giovane tra le opere d’arte Eoliane

La Sciara del Fuoco

La plasticità dei fanghi di Vulcano

L’eruzione del 2002-03

La pòlis dei vivi e la necròpolis dei morti

Il Castello di Lipari, “fuso” con la lava

I sensi raccontano le fumarole del porto di Vulcano

Il villaggio di Capo Graziano

La Malvasìa delle Lipari DOC

I Faraglioni di Panarea

Salina, l’isola verde dalle montagne gemelle

Gli elementi morfologici sottomarini delle Isole Eolie

Sette isole, decine di vulcani

La parte nascosta delle Eolie

Pollara, tra poesia e bellezza

Lipari, dove la storia si intreccia con i vulcani creando l’archeologia

Storie di mare e naufragi. I relitti delle Isole Eolie

Il villaggio preistorico di Cala Junco

Alicudi, dove il tempo si è fermato

Le Eolie, dove è nata la vulcanologia