Acicastello ed Acitrezza sono due piccoli paesini lungo il litorale Etneo, collocati tra i due più grandi abitati di Catania ed Acireale.
Le loro origini sono soprattutto legate ad insediamenti di nuclei di pescatori, come dimostrato dalla letteratura su questa zona e le
tradizioni di folklore
ancora attive.
Le prime fasi dell’attività vulcanica Etnea si sono sviluppate circa 500.000 anni fa da un sistema di
faglie
e fratture collocate nell’attuale basso versante Etneo, nella zona tra i paesi di Acicastello ed Acitrezza. A quel tempo l’area dove sorge l’Etna attuale era in parte occupata da un golfo in cui si verificavano delle eruzioni sottomarine. La rupe del castello di Acicastello è un classico esempio di questo tipo di attività di tipo sottomarino, in un fondale basso e quasi al pelo dell’acqua. La rupe, infatti, non è altro che un accumulo a forma di torre di “
lave a cuscino
” ”, chiamate pillow lavas, a cui si sovrappone un deposito dovuto a piccole esplosioni vulcaniche sottomarine che, in termini vulcanologici, sono chiamate
brecce ialoclastitiche
.
Davanti alla costa di Acitrezza si sviluppa uno dei più affascinanti luoghi del litorale Etneo, con la presenza dell’isola Lachea e dei Faraglioni. In questi luoghi è possibile osservare i prodotti vulcanici Etnei alternati a delle argille: queste ultime si depositano solamente in ambiente marino e dimostrano, ulteriormente, l’attività sottomarina Etnea.
Questo è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti dell’Etna, che mostra come “A’ Muntagna” sia profondamente cambiata nel tempo, dalla sua nascita fino all’attività vulcanica attuale.