Il Monte Etna

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

L’Italia è uno dei paesi con il maggiore numero dei vulcani al mondo, principalmente a causa della sua complessa storia geologica. A partire dalla Toscana, in diversi momenti di attività, si è sviluppata una vera e propria catena vulcanica che, nella penisola, ha la sua terminazione con il Vesuvio, e in mare, invece,  con le Isole Eolie.
L’Etna è uno dei vulcani più studiati del mondo proprio per la sua collocazione geografica, abbastanza strana dal punto di vista geologico. Le Isole Eolie, infatti, distanti solo 60 chilometri, si formano a causa della subduzione della placca del Mar Ionio al di sotto della crosta Calabra.
Il riscaldamento della crosta oceanica in subduzione, porta alla fuoriuscita dalla stessa di fluidi che, risalendo, provocano la fusione parziale della litosfera sovrastante. Le composizioni chimiche di questi sistemi, definiti di arco vulcanico-fossa, sono sempre molto simili in tutti i sistemi del mondo.
I magmi dell’Etna hanno, invece, una composizione chimica molto differente da quelli di un sistema arco-fossa, essendo molto più affini, ad esempio, a quelle dei magmi Hawaiani.
Non esistono risposte certe, quindi, alla domanda fatta da questo approfondimento, ma diversi modelli e teorie. Una delle teorie più accreditate afferma che i magmi dell’Etna riescono a risalire attraverso una finestra tettonica che si viene a formare nella parte laterale della placca oceanica ionica in subduzione.

Perché l’Etna si è formato proprio in quella posizione geografica?

I sensi raccontano la Val Calanna

I sensi raccontano i Monti Rossi

L’eruzione del 2001 dell’Etna, dove l’approccio con i vulcani è cambiato

Un Vulcano in continua evoluzione

Un insieme faunistico ancora tutto da scoprire

I sensi raccontano Acireale

Il monitoraggio vulcanico e la previsione delle eruzioni

Il sistema di faglie delle “Timpe” di Acireale

Il Belvedere Etneo

L’eruzione del 1928 che distrusse il paese di Mascali

I sensi raccontano i Crateri Sommitali

Acireale e le sue “timpe”

I sensi raccontano il Belvedere dell’Etna

I Malavoglia

Torre del Filosofo: alla base dei Crateri Sommitali (2950 metri)

L’uomo e il vulcano: come comportarsi? Il rischio vulcanico

I Monti Rossi e la distruttiva eruzione del 1669

L’Isola Lachea e i Faraglioni di Acitrezza

Il Grand Tour in Sicilia

L’attività dei Crateri Sommitali tra il 2011 e il 2019

Empèdocle e la sua passione per l’Etna

La Valle del Leone e l’Ellittico

L’Ellittico, il primo grande vulcano Etneo

I sensi raccontano Acicastello ed Acitrezza

L’Etna: un meraviglioso insieme di microclimi e di vegetazione

I sensi raccontano Torre del Filosofo

L’eruzione del 1669 a Catania

I sensi raccontano la Valle del Leone

Le prime manifestazioni vulcaniche Etnee tra Acicastello ed Acitrezza

Etna, la montagna vivente

La continua evoluzione dei Crateri Sommitali Etnei

Le “tacche” della neve

Il fiume Aci

I diversi nomi della “Muntagna”

Il terremoto che cambiò la geografia della Sicilia orientale nel 1693

Acireale e la ricostruzione dopo il terremoto del 1693

La Val Calanna, il primo passo verso un unico grande edificio vulcanico

Etna, terroir vinicolo d’eccellenza