Il forno e il pozzo erano due elementi sempre presenti in una sinagoga. Il pane azzimo doveva essere cotto nel forno della sinagoga, sotto lo sguardo attento e il controllo del rabbino per assicurare che non venissero impiegati cibi lievitati. La struttura era simile a quella del forno egizio, di forma cilindrica e di piccole dimensioni perché la legge ne imponeva la distruzione nel caso vi cadesse sopra qualcosa di impuro. Il pane era un elemento sacro per gli Ebrei ed aveva un valore mistico.
Il pozzo, invece, forniva l’acqua impiegata per lavare le mani e per impastare il pane azzimo che la stessa comunità mangiava nei giorni di Pesach, la Pasqua ebraica.