L’elemento del fuoco nella Neàpolis possedeva uno stretto legame con i riti religiosi dei Greci: i sacrifici agli dei. L’ara di Ieróne era l’altare più conosciuto del mondo antico. Esso prese il nome da Ieróne II, il sovrano che lo fece costruire nei pressi del teatro greco.L’altare era lungo ben 198 metri ed era dedicato a Zeus, la divinità del potere e dell’ordine.
Due rampe di scale servivano a raggiungere un piano rialzato.
Durante le cerimonie, i cittadini salivano da una rampa e scendevano da quella opposta, ma solo dopo aver lasciato un’offerta alle divinità. Ai lati dei due ingressi alle scale, c’erano due statue maschili che servivano a sostenere e ad abbellire le entrate. Queste sculture sono chiamate
telamóni
.
Oggi sono rimasti soltanto i piedi di uno di loro.Nella religione greca i sacrifici alle divinità avevano un ruolo molto importante. Infatti, per ottenere il favore degli dei, i Greci offrivano animali in sacrificio: capre, pecore o buoi. Prima di compiere qualsiasi impresa consultavano un
oracolo
, cioè un sacerdote o una sacerdotessa che parlavano a nome del dio.