Il terreno di corsa del Circo Massimo era diviso, nel senso della lunghezza, dalla spina, un basamento stretto, abbellito nel tempo con statue, fontane, colonne e obelischi, che terminava con due elementi semicircolari, le metae, per indicare i punti in cui le quadrighe dovevano curvare, durante i sette giri della gara.I giri di campo, nel 174 a.C. vennero calcolati con sette grosse uova, prima in legno e poi in marmo, ognuna delle quali veniva abbassata ad ogni giro. In seguito, nel 33 a.C., Agrippa introdusse un doppio conteggio di giri, aggiungendo sette delfini in bronzo.