Questo spazio imponente introdotto da due ingressi, uno ad oriente ristretto alla famiglia del dominus e un secondo ad occidente, destinato al pubblico, si distingue, dagli altri ambienti della villa, per la sua doppia funzione finalizzata all’accesso ai diversi luoghi delle terme. L’osservazione delle decorazioni parietali e degli elementi architettonici, che evocano un luogo di rappresentanza, per la compresenza di affreschi ad imitazione di rivestimenti marmorei e di una serie di colonne con
basi attiche
e
capitelli corinzi
, introduce al tema che si dispiega nel mosaico pavimentale. Sembra di assistere, dal vivo, ad una corsa di quadrighe narrata, meticolosamente, in tutte le sue fasi a partire dai carceres, rappresentati nell’abside nord, da cui partivano i carri delle quattro fazioni nel
Circo Massimo
: la factio prasina (verde), la russata (rossa), l’albata (bianca) e la veneta (azzurra). La scena così realistica e dinamica, da raffigurare il naufragium della factio prasina, ovvero il capovolgimento della quadriga corrispondente alla fazione rossa, si svolge in un circuito definito dalla spina, un lungo basamento di marmo ornato da statue e tempietti, chiuso alle due estremità opposte dalle
metae
. A conclusione dei sette giri della corsa, la premiazione è raffigurata ad est, al centro, in prossimità della soglia che conduce al Frigidario.
Il carro vittorioso appartiene alla fazione dei verdi, a cui fanno seguito i destrieri e gli aurighi delle altre fazioni. L’auriga trionfatore, è accolto dal suonatore di tuba e da un magistrato che regge i premi: un ramo di palma e un sacco contenente denaro.