La diposizione della domus tardoantica su tre grandi livelli, che ricalcano la natura del terreno, non può prescindere dall’importanza della durata dei lavori da cui deriva la creazione delle scene dei mosaici e delle architetture.Si potrebbe presupporre che sia stato eseguito senza un progetto unitario iniziale, questo si deduce sia per la disposizione di alcuni ambienti che per lo stile delle raffigurazioni degli ornati musivi, anche se l’utilizzo contemporaneo di due registri stilistici diversi è ricorrente nella tradizione artistica romana. La possibilità che la struttura della residenza tardo antica sia stata realizzata in breve tempo o che, sia stata ampliata rispetto al nucleo originario in una fase, di poco, successiva, non è da escludere, come nel caso del Triclinio triabsidato
.In realtà, la Villa del Casale solo apparentemente risulta avere una composizione disorganica, poiché racchiude una logica strutturale nei suoi quattro nuclei principali: l’ingresso monumentale, il Peristilio
quadrangolare e gli ambienti che si raccolgono attorno ad esso, le Terme, la sala triabsidata e il portico ovoidale, che risulta essere uno spazio alternativo a quello quadrangolare.
Si può parlare in questo caso di giustapposizione
delle varie parti funzionali, anche se realizzate in periodi diversi.
Due colonne segnano l’ingresso ad un ambiente importante
La disposizione degli ambienti
Gli ambienti della villa a destinazione pubblica
Gli ambienti della villa riflesso del suo proprietario
La mansio una stazione di sosta
Il Latifondo
Una sfida fra le forze del cielo e della terra
Le creature del mare
La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia
Una stanza con una decorazione vivace
Un ambiente aulico dedicato al mito di Arione
Il porticato con una pavimentazione animata
Uno spazio tra pubblico e privato
Il riflesso del Dominus tra mito e realtà
La composizione degli spazi
L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa
Indizi per la datazione
Un ambiente dedicato al mare
Le decorazioni dell’ambulacro
La stanza delle stagioni
La stanza degli amorini vendemmiati
La stanza degli amorini pescatori
Una decorazione che segna il tempo
Una stanza dedicata alla musica
La rappresentazione della Virtus
Il mito di Orfeo
Le stanze dell’Otium
Un cortile al centro della casa
Una grande sala per i banchetti
Le dodici fatiche di Ercole
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.