Xystus e stanze del portico ovoidale

Le stanze dell’Otium

Ai lati meridionale e settentrionale del Peristilio ovoidale , si ritrovano due quartieri simmetrici, composti da tre piccole, ma ricercate, stanze ciascuno.
Gli ambienti hanno ingresso dallo Xystus che circonda l’atrio, collegando da una parte l’ingresso al Triclinio triabsidato e, dalla parte opposta, una monumentale Nicchia absidata , probabilmente un scenografico Ninfeo .
Le stanze, potevano essere adibite all’accoglienza degli ospiti come ambienti di riposo o dedicati ad incontri privati, luogo di sosta durante le passeggiate che si svolgevano nello Xystus.
Il tema legato al ciclo dionisiaco si ritrova in alcune sale della Villa del casale collegandosi a scene mitologiche o a raffigurazioni di genere; alcune rappresentazioni riguardano il ciclo della vendemmia.
Una di queste scene, che decora il pavimento musivo di questi ambienti, è connotata da eroti vendemmiatori intenti a trasportare e pigiare l’uva.
La composizione rappresenta, inoltre, due carri che, colmi di uva, vengono trainati, da una coppia di buoi, verso il centro del paesaggio. All’interno di una fascia decorata, con rami e tralci di vite, sono raffigurati alcuni amorini, abbigliati con corte tuniche decorate con clavi e orbicoli .
In un altro campo si scorge la figura di un erote impegnato a versare il mosto in un recipiente.
Tutta la scena richiama i riti della vendemmia, e si scorge sullo sfondo una costruzione rustica, le fasi di pigiatura dell’uva sono svolte da parte di tre putti ignudi.
Altri eroti si dedicano a trasportare il raccolto dei campi.

A sud della residenza si collocava il quartiere del triclinio triabsidato, con un gruppo di stanze, dal mosaico animato da scene di vendemmia o di pesca. Gli ambienti si radunavano attorno al peristilio ovoidale, denominato anche Xystus, caratterizzato da un porticato su tre lati, chiuso ad ovest da un ninfeo. Il mosaico del portico è costruito da girali d’acanto che racchiudono piccoli volatili o busti di animali selvatici che si protendono al di fuori di esse. Si presume che i pilastri del porticato sorreggessero una copertura lignea a pergolato, che creava un ideale luogo per il passeggio, allietato dai giochi d’acqua delle fontane che si disponevano entro il cortile scoperto, forse utilizzato per spettacoli di danza o giochi acquatici. Il mosaico pavimentale che lo decora è composto da tessere musive a zig zag dai colori digradanti, che doveva simulare le onde del mare, vivacizzando ulteriormente la scena. Sul lato ovest del portico si trovava un ninfeo che, con la sua struttura absidata, chiudeva il ritmo curvilineo dei portici. Esso poteva essere impiegato come luogo fresco e suggestivo per un convivio all’aperto durante i mesi estivi, in alternativa allo spazio chiuso del triclinio preferito in inverno.
Una grande sala per i banchetti

Il mito di Ulisse e Polifemo

Un cortile al centro della casa

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

Un ambiente dedicato al mare

Una sfida fra le forze del cielo e della terra

Il luogo dell’accoglienza

Il mito di Eros e Pan

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica

Gli ambienti della villa riflesso del suo proprietario

Le creature del mare

Le stanze dell’Otium

Il frigidario: un ambiente aulico

Una stanza con una decorazione vivace

Il sacrificio campestre

La mansio una stazione di sosta

La rappresentazione della Virtus

Le dodici fatiche di Ercole

Il mito di Orfeo

Una stanza dedicata alla musica

Le decorazioni dell’ambulacro

Il porticato con una pavimentazione animata

Due colonne segnano l’ingresso ad un ambiente importante

La stanza degli amorini vendemmiati

La composizione degli spazi

Il Latifondo

Un ambiente aulico dedicato al mito di Arione

Gli ambienti a carattere semipubblico

Pars fructuaria e pars rustica

Il riflesso del Dominus tra mito e realtà

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa

La colazione all’aria aperta

Indizi per la datazione

La stanza delle stagioni

Il Peristilio della villa

La mansio di Sophiana

La disposizione degli ambienti

Una decorazione che segna il tempo

Uno spazio tra pubblico e privato

La stanza degli amorini pescatori

Le terme tra benessere e socialità