Il monumentale complesso sacro dedicato ad
Asclépio
era situato nella Piana di San Gregorio, al di fuori della cinta muraria dell’antica Akragas.
Già nel VI secolo a.C. il sito era frequentato come luogo di culto del dio Apollo Medico, padre di Asclépio: all’interno del tempio, era collocata una statua dedicata proprio a questa divinità legata anche alle arti mediche, che riportava su una coscia il nome del suo autore, Mirone, inciso con lettere d’argento. L’aspetto del tempio che oggi conosciamo, iniziò a prendere forma nel IV secolo a.C.L’area del santuario era tutta recintata da un muro che si interrompeva solo per consentire l’accesso attraverso un monumentale portale. Al centro si trovava il tempio di Asclépio, di ordine dorico, su un
basamento
accessibile da tre gradini.Le dimensioni e le decorazioni dell’edificio erano di gran lunga minori rispetto a quelle degli altri templi di Akragas: misurava poco più di 22 metri in lunghezza e circa 11 in larghezza. Esso era costituito da una semplice cella, con le scale per salire sul tetto, preceduta da un atrio con due colonne.
Di fronte, sono ancora visibili i resti dell’altare sacrificale.
Il muro posteriore, rivolto verso ovest, era caratterizzato da due mezze colonne aderenti alla muratura, per simulare dall’esterno la presenza di un ambiente nella parte posteriore dell’edificio.
Nei dintorni del tempio sono stati rinvenuti numerosi
ex-voto
, che testimoniano la presenza di un vero e proprio santuario, una speranza per i malati che arrivavano e attendevano la guarigione.