Figlio di Enrico VI Hohenstaufen e Costanza d’Altavilla, Federico II nasce a Jesi il 26 novembre 1194.
Fu Re di Sicilia (1198), Re di Gerusalemme (1225) e Imperatore (1220). Orfano a soli quattro anni, fu affidato alla tutela di Papa Innocenzo III per poi essere incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1220 a Roma.
Il suo regno fu caratterizzato dalle continue lotte contro i Comuni della Lega Lombarda e numerosi scontri contro il Papato. Gregorio IX, infatti, lo scomunicò nel 1227, poiché lo Svevo continuava a rinviare la partenza per la crociata. Organizzata l’impresa, invece di combattere, negoziò con il sultano d’Egitto, ottenendo l’accesso per i pellegrini ai luoghi di culto cristiani.
Nel Regno di Sicilia si impegnò a riformare l’amministrazione e accentrare il potere anche tramite le Costituzioni di Melfi del 1231.
Sensibile alla bellezza, all’arte e all’architettura, nel 1224 istituì l’Università di Napoli e, nella sua corte, si circondò dei maggiori intellettuali dell’epoca (Fibonacci, Pier delle Vigne ecc) provenienti da realtà e culture diverse: latina, provenzale, araba, bizantina, ebraica.
La rinascita della cultura è strettamente legata al fiorire della scuola poetica siciliana, che anticipa il dolce stil novo, e della letteratura in volgare, che accoglieva poeti come Jacopo da Lentini, Cielo d’Alcamo, il figlio Manfredi e lo stesso Federico. Federico II muore il 13 dicembre 1250 in Puglia. Oggi riposa nella Cattedrale di Palermo.