Nel XX canto del Paradiso, ambientato nel VI cielo di Giove, il sommo poeta Dante Alighieri ricorda la prosperità della Sicilia data dal buon governo di Guglielmo II, collocando quest’ultimo tra gli spiriti dei principi giusti glorificati in Paradiso.
In particolare, Dante dedica al sovrano siciliano i versi 61-63: “E quel che vedi ne l’arco declivo, / Guiglielmo fu, cui quella terra plora / che piagne Carlo e Federigo vivo” soffermandosi su quanto Guglielmo fosse ricordato e rimpianto in Sicilia e in Puglia adesso governate da Federico II d’Aragona e Carlo II d’Angiò.