I Ventimiglia, conti e marchesi di Geraci e principi di Castelbuono, provenienti dalla Liguria, si insediarono a Cefalù nella seconda metà del Duecento e, in poco tempo, esercitarono un controllo e un potere considerevoli in tutta la cittadina.
La potente famiglia possedeva nella cittadina numerosi beni tra cui giardini, bagni e costruzioni ma la loro influenza si concretizzò nella costruzione di una monumentale dimora: l’hospicium magnum.
L’edificio, composto da più corpi di fabbrica, era tanto grandioso che, per la sua costruzione, sita lungo la via che collegava la porta principale alla Cattedrale, furono investite le ricchezze provenienti dai possedimenti familiari nelle Madonie.
Menzionato nell’inventario del testamento, datato al 1387, e redatto da Francesco II Ventimiglia, ebbe più fasi di costruzione e, ancora oggi, conserva al primo piano i resti di una cisterna.