I Ventimiglia possedevano una cappella di famiglia nella Cattedrale di Cefalù, menzionata anche nel testamento di Francesco II datato 1386.
In questi documenti Francesco II oltre a predisporre ai successori come mantenere la giurisdizione della cappella, ordina agli eredi di essere sepolto in quel luogo sacro.
La cappella, inizialmente intitolata alla Madonna, fu poi dedicata a San Paolo nel XVI secolo; nel periodo della Controriforma fu smembrata e oggi il sarcofago dei Ventimiglia si trova nella navata meridionale.
Nel pregevole sepolcro, giù utilizzato anche dagli avi di Francesco, quindi databile in epoca più antica, si possono notare le decorazioni con l’arme della potente famiglia.
Un altro importante monumento funerario è quello del vescovo Gioacchino Castelli che ha retto la diocesi dal 1755 al 1788, anno della sua morte.
Il monumento marmoreo, scolpito dall’artista Leonardo Pennino nel 1790, rappresenta il vescovo mentre dona le vesti a un mendicante.