Urìele

Uriele, in lingua ebraica “luce di Dio”, è uno dei quattro arcangeli presenti nei mosaici di Cefalù.
Patrono delle arti e della saggezza, è spesso rappresentato con un libro o un rotolo in mano.
Se nei primi secoli cristiani gli angeli venerati erano sette o addirittura nove, adesso la chiesa cattolica ne ricorda soltanto tre durante le celebrazioni liturgiche: Michele, Gabriele e Raffaele.
Uriele scomparve in seguito alla rimodulazione del culto durante il Sinodo Laterano del 745 poiché fu decretato da Papa Zaccaria come angelo demoniaco e angelico, quindi di natura pericolosa. Questa superstizione fu nuovamente confermata nel Concilio di Aquisgrana del 789.
Da questo momento, anche per il fatto che non è citato nei testi canonici ma soltanto in quelli apocrifi, la rappresentazione di Uriele parzialmente scomparve anche in campo artistico.
In Sicilia, invece, nelle chiese normanne continua a essere presente. Lo troviamo non solo a Cefalù ma anche tra i quattro arcangeli che circondano il Cristo Pantocratore della Cupola di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta La Martorana; tra gli otto arcangeli, riccamente abbigliati e con globo crucigero in mano, che prendono posto vicino al Pantocratore della Cappella Palatina e infine nei grandiosi mosaici di Monreale.