Duomo di Cefalù
Il chiostro

Il progetto originario

Il Chiostro della Basilica della Trasfigurazione di Cefalù è il nucleo centrale di quel vasto compendio di fabbriche che compongono il plesso conventuale, eretto a fianco della Cattedrale.Nel corso dei secoli, non ci sono giunti documenti che possano collocarlo ad una precisa data di edificazione tanto che gli studi, a riguardo, sono tutt’ora aperti.
Per risalire all’enigmatica vicenda costruttiva del chiostro e comprendere le dinamiche della sua attuale collocazione, ad un livello di circa tre metri, notevolmente più basso, rispetto alla quota delle navate della contigua chiesa, occorre riflettere sui dati emersi dai recenti lavori di restauro che ne hanno permesso la formulazione di alcune ipotesi.
Il Chiostro è ubicato affiancato alla parete della navata laterale nord della cattedrale, pertanto in posizione non canonica rispetto all’impianto ortodosso dei complessi monastici, che lo dispone a fianco della parete della navata meridionale della chiesa.
Occorre ricordare come la chiesa cattedrale di Cefalù, fosse stata costruita per volontà di Ruggero II, quale tempio dedicatorio e mausoleo regale, ma il progetto della fabbrica grandiosa e maestosa, iniziato dal sovrano, fu portato a compimento solo dopo circa duecento anni, interrompendosi al compimento delle absidi , del presbiterio e del transetto .
Il duomo fu completato dopo una lunga stasi con la definizione delle navate e con la modifica dell’originario impianto architettonico. L’ ingresso al chiostro era previsto dalla porta regolare, realizzata nel muro occidentale del transetto, con accesso alla corsia orientale, ed invito al percorso antiorario lungo le corsie.
Il chiostro è delimitato, a sud, dalla navata laterale nord della chiesa e circondato, ad est ed ovest, dalle fabbriche conventuali con gli spazi canonici della abbazia: l’aula capitolare, il refettorio, il dormitorio; mentre verso nord, sul fronte mare, non è improbabile che la corsia del chiostro potesse rimanere in qualche maniera aperta con lo sguardo all’orizzonte, caratteristica questa che unica, si ritrova nel chiostro dell’abbazia benedettina di Mont Saint Michelle .

Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli

L’Ecclesia munita

Il substrato culturale attraverso il tempo

Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie

Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico

L’impronta del re

Da Moschea a Cattedrale

La facciata decorata

Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme

La cappella ritrovata

L’inizio del cantiere

Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon

I mosaici del Presbiterio

Le funzioni di culto

Un soffitto mirabile

Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali

Il progetto originario

Le trasformazioni nei secoli

I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia

La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente

La Cappella di S. Maria Maddalena

Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale

Uno spazio tra visibile ed invisibile

Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo

La cattedrale nei secoli

Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari

La Cattedrale di Gualtiero

Un albero pieno di vita

Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio

Il coro: cuore pulsante della cattedrale

Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica

Elementi artistici nella nave di Pietro

Il portico meridionale

La madonna Odigitria

La navata più lunga

Ricognizione delle tombe reali

Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche

La cappella di san Benedetto

La decorazione musiva

La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale

Un palinsesto della Storia

Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme

Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo

Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano

Due torri inizialmente simili, variate nel tempo

Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale

Sotto le crociere del Bema

La cappella perduta

L’area del Santuario

Le decorazioni interne

Palermo felicissima urbe

Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo

La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale

L’equilibrio tra architettura e luce

Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale

Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli

Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo

Il disegno strategico di Ruggero II

La Bibbia di Pietra

La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici

Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate

Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne

Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro

Il cimitero dei re

Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite

Le cattedrali dei Re

La quadratura del cerchio

La grande restaurazione

Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche

La Bibbia scolpita su pietra

Oltre l’armonia delle proporzioni

I sarcofagi in porfido: regalità e potere

La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo

Le torri e la facciata occidentale

Una controversa interpretazione

La cappella dei Re

La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio

Le navate laterali

Una nuova cattedrale

Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede

Un popolo venuto dal Nord

I mosaici delle absidi