È talmente suggestivo inoltrarsi, con lo sguardo, in questo ambiente così ricco di storia e di vissuto, che sembra impossibile non sentirne l’eco di coloro che lo hanno frequentato agli inizi del IV sec d.C. Le voci dei personaggi di alto rango ospitati nelle nicchie degli spogliatoi, che occupano, tutt’oggi, il perimetro dello spazio ottagonale, sembrano riprendere vita mescolandosi con quelle di coloro che erano immersi nelle due vasche disposte su lati opposti. Al loro interno, alcuni giocavano spruzzandosi, altri parlavano di affari o si riposavano cullati dal rilassante gorgoglio dell’acqua che scendeva con ritmo costante dalle fontane addossate alle pareti. Inspiegabilmente anche le scene mitiche decorate nel mosaico, che si sviluppa al centro dell’ambiente, ci invitano ad immedesimarci in quell’atmosfera marina, così abilmente descritta da rievocare i flutti del mare, abitato da pesci e creature fantastiche, fino a percepire lo sciabordare delle onde, sugli scogli occupati da nereidi. Il fruscìo delle reti sollevate dagli eroti prende consistenza per giungere fino a noi attraversando un silenzio di quasi due millenni…