I sensi raccontano il Frigidarium

vista
Un sipario fra mito e realtà

Entrando in questo grande spazio ottagonale si è, subito, rapiti dalle linee architettoniche e dal corteo marino rappresentato nella parte esterna del mosaico, nel quale Nereidi e Tritoni si mostrano, tra le acque, con una moltitudine di tessere colorate che ne impreziosiscono le vesti e gli ornamenti, come armille e collane. Si ha quasi l’impressione di diventare protagonisti di un racconto mitico nel quale anche la presenza di ittiocentauri e altre creature marine rapiscono lo sguardo di chi li osserva, trascinandolo nella scena.
Nella fascia più interna, invece, sempre in un’atmosfera legata al mito, alcuni eròti sono intenti a pescare, disposti a coppia, su quattro imbarcazioni dai colori accesi. Ad interrompere il racconto fantastico sono le raffigurazioni di cambio d’abito, rappresentate con accuratezza di dettagli nelle piccole nicchie absidate.

udito
Dialoghi tra le acque

È talmente suggestivo inoltrarsi, con lo sguardo, in questo ambiente così ricco di storia e di vissuto, che sembra impossibile non sentirne l’eco di coloro che lo hanno frequentato agli inizi del IV sec d.C. Le voci dei personaggi di alto rango ospitati nelle nicchie degli spogliatoi, che occupano, tutt’oggi, il perimetro dello spazio ottagonale, sembrano riprendere vita mescolandosi con quelle di coloro che erano immersi nelle due vasche disposte su lati opposti. Al loro interno, alcuni giocavano spruzzandosi, altri parlavano di affari o si riposavano cullati dal rilassante gorgoglio dell’acqua che scendeva con ritmo costante dalle fontane addossate alle pareti. Inspiegabilmente anche le scene mitiche decorate nel mosaico, che si sviluppa al centro dell’ambiente, ci invitano ad immedesimarci in quell’atmosfera marina, così abilmente descritta da rievocare i flutti del mare, abitato da pesci e creature fantastiche, fino a percepire lo sciabordare delle onde, sugli scogli occupati da nereidi. Il fruscìo delle reti sollevate dagli eroti prende consistenza per giungere fino a noi attraversando un silenzio di quasi due millenni…

olfatto
Un concerto di fragranze

Tra gli ambienti della residenza tardoantica, il frigidarium era un luogo, come altri, destinato ad avere un’atmosfera intrisa di profumi ed essenze. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare l’aroma dei vini speziati che, ai tempi, venivano mescolati nell’acqua delle due vasche presenti al suo interno. Per lavarsi si utilizzava cenere di faggio o sabbia, oppure polvere di equiseto, olio di oliva ed argilla, distinguibili per la loro caratteristica fragranza.

tatto
Una fresca percezione

La prima percezione che accoglieva chi si inoltrava nel frigidarium era quella di uno spazio freddo, amplificato dalla presenza di acque gelide e di vasche ricoperte da marmi che ne mantenevano costante la temperatura. La sua ampiezza, l’iniziale presenza di rivestimenti marmorei alle pareti ed una possibile apertura, a forma di oculo, che doveva aprirsi al centro della cupola, non permettevano all’ambiente di trattenere il calore proveniente dai successivi percorsi contraddistinti da temperature più calde. Che gelo dovevano provare le persone che soggiornavano nel frigidarium, amplificato anche dalla compresenza di diversi materiali lapidei che ne riflettevano, tuttavia, la sua destinazione pubblica

Una stanza regale ospitava il Dominus durante le sue udienze

I sensi raccontano il Frigidarium

Un’architettura solenne e maestosa per accogliere un committente di alto rango

I sensi raccontano l’Ingresso privato alle terme

I sentieri della Virtus, riflesso del Dominus

Il prestigio del Dominus si rivela attraverso gli affreschi parietali

Il profilo del Dominus si nasconde tra le scene rappresentate nei mosaici?

Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardoantica

Un microcosmo organico: la struttura della villa

I sensi raccontano il Sacello dei Lari

Forme di saluto o rito?

Gli ambienti a carattere semipubblico

Banchetti e Panegirici animavano la vasta sala, sullo sfondo di un mosaico pavimentale che celebra le prodezze di Ercole

Un piccolo vano impreziosito dai marmi

Il catalogo di animali

I protagonisti dei mosaici

Simboli beneauguranti e, forse, le iniziali del nome del committente, decorano il mosaico del vano absidato

Una cerimonia ufficiale per accogliere il Dominus

Un simbolo eloquente: Il Signum

La visione della corsa dalla tribuna imperiale

Gli ambienti della villa a destinazione pubblica e privata

La cattura di animali selvaggi per i giochi dell’Anfiteatro Romano

Il sacrificio campestre

Un piccolo ambiente utilizzato come ingresso privilegiato alle Terme

Un personaggio che ha attirato l’attenzione degli studiosi

Personaggi, di alto rango, raffigurati nei mosaici delle nicchie absidate del Frigidario

I protagonisti del mosaico e gli affreschi a tema militare

Un grande porticato colonnato, luogo di raccordo tra gli ambienti

I nuclei principali della Domus

La possibile celebrazione di un evento solenne

Un dialogo tra scene mitologiche e realistiche

I sensi raccontano il Vestibolo

La Mansio di Philosophiana. Una stazione di sosta

L’apoteosi di Ercole

La colazione all’aria aperta

Una giornata di caccia alla villa

Il culto dei Lari

I sensi raccontano la Basilica

I sensi raccontano la Sala Biabsidata

L’interpretazione astrale del mosaico

I sensi raccontano l’Ambulacro biabsidato – corridoio della “grande caccia”

L’età d’oro: ipotesi sul periodo di costruzione della villa ed inizi

Un significato nascosto

Il Latifondo

La residenza tardoantica: Locus Amoenus e centro di attività amministrative nel cuore della Sicilia

Un piccolo vano rappresenta una delle attività del percorso Termale

I sensi raccontano il Triclinio Triabsidato

Una teoria di armati per un Dominus dal profilo importante

I sensi raccontano il Peristilio Quadrangolare

I marmi provenienti dalle regioni dell’Impero a decoro della Basilica

I sensi raccontano la Stanza delle frizioni

La rappresentazione realistica di un corteo termale con una figura femminile di alto rango

I sensi raccontano l’Ingresso Monumentale

I sensi raccontano la Sala dell’appartamento privato della “piccola caccia”

Una corsa di Quadrighe, ambientata nel Circo Massimo di Roma, collega la villa alla città centro del potere