I sarcofagi, utilizzati come sepoltura da Enrico VI e Federico II, furono scolpiti riutilizzando elementi in porfido rosso
, simbolo di regalità, realizzati, su copia di esemplari antichi e provenienti da Roma, dove lavoravano maestranze islamiche, originarie dall’Egitto e da Costantinopoli, specializzate nella lavorazione del particolare materiale.
I due sarcofagi, destinati ad essere collocati nella Cattedrale di Cefalù
; furono ordinati da Ruggero II, prima del 1145: uno per accogliere i suoi resti mortali e l’altro, da restare vuoto, “a maggior gloria di Dio”. Dopo la morte del Re, nel 1154, le sue volontà non furono rispettate in quanto Federico II li fece trasferire nella Cattedrale di Palermo, per destinarne uno per sé e l’altro per il padre Enrico VI.
La collocazione del gruppo di sepolture era, in origine, nell’area detta del “Cimitero dei re” nella parte destra del Presbiterio della Cattedrale, dove nel lato opposto sorgeva il “Cimitero dei vescovi”.
L’attuale collocazione deriva da alcune trasformazioni iniziate negli ultimi decenni del ‘700 su progetto di Ferdinando Fuga
e poi portati a termine in maniera più incisiva dall’architetto Venanzio Marvuglia
. Le modifiche interessarono soprattutto le cappelle laterali e la zona del Santuario dove furono smantellati il Titulo
e l’ Antititulo
. Se quest’ultimo era lo spazio trasversale, il Titulo, invece, comprendeva il coro, lo spazio dedicato alle tombe dei re e dei vescovi.
I restauri che cancellarono queste due aree, portarono alla creazione di un transetto con al centro una cupola e un prolungamento del coro fino all’abside maggiore attraverso cui si configurò un grande cappellone centrale. I sarcofagi furono quindi trasferiti nell’attuale cappella delle tombe reali.
La cappella del crocifisso: uno scrigno d’arte creato su modello precedente
Il portico meridionale
L’equilibrio tra architettura e luce
La Cappella di S. Maria Maddalena
I legami degli Altavilla con gli ordini monastici in Sicilia
Ruggero II d’Altavilla: un sovrano protetto da Dio
Il portico laterale: un insieme di eleganza e leggerezza delle forme
Caratteristiche dell’architettura religiosa in epoca romanica
La città medievale tra monachesimo ed aristocrazia feudale
Le colonne della navata centrale: lo studio meticoloso dell’ordine d’insieme
Un disegno compositivo che coniuga esempi nordici con nuovi linguaggi artistici, attraverso i secoli
I mosaici del Presbiterio
Il grande presbiterio: uno spazio unico per la cattedrale
Un popolo venuto dal Nord
La quadratura del cerchio
I mosaici delle absidi
Da Moschea a Cattedrale
Il cimitero dei re
Una nuova cattedrale
Le cattedrali dei Re
Il plasticismo del portico principale e la monumentale porta bronzea di bonanno pisano
Ricognizione delle tombe reali
L’inizio del cantiere
Elementi artistici nella nave di Pietro
Il dialogo tra le architetture del complesso monumentale
Il progetto originario
La facciata decorata
Tempus Fugit: un progetto strategico realizzato in un breve periodo
La cattedrale di Cefalù: un cantiere in mutamento tra slancio di fede e controllo sul territorio
Le torri e la facciata occidentale
Sotto le crociere del Bema
La madonna Odigitria
La cappella dei Re
L’impronta del re
Le torri prospicenti la facciata adibite a campanari
Le decorazioni interne
Uno spazio tra visibile ed invisibile
Il substrato culturale attraverso il tempo
Le trasformazioni nei secoli
La navata più lunga
Una cappella dall’autore ignoto basata su ripetute simmetrie
Il portale marmoreo: un intimo dialogo tra complessi aspetti ornamentali e struttura formale
Una commistione di stili pervade le decorazioni pavimentali
Una controversa interpretazione
Il disegno strategico di Ruggero II
Palermo felicissima urbe
La Bibbia di Pietra
La costruzione della cattedrale di Monreale tra mito e risvolti storici
L’area del Santuario
Giardini ed architetture come sfondo alla città di Palermo
Il chiostro: un luogo tra la terra ed il cielo
Un chiostro dalle accentuate varietà stilistiche
Le funzioni di culto
Oltre l’armonia delle proporzioni
Dalla porta maggiore alle navate: l’invito ad un percorso di fede
La Cattedrale di Gualtiero
La cappella di san Castrense: importante testimonianza rinascimentale
I sarcofagi in porfido: regalità e potere
Un albero pieno di vita
La cappella di san Benedetto
Il coro: cuore pulsante della cattedrale
La grande restaurazione
Gli spazi liturgici della Protesis e del Diaconicon
Iconografie duecentesche decorano il soffitto ligneo della navata centrale progettato con soluzioni inedite
Due torri inizialmente simili, variate nel tempo
La cappella ritrovata
La cappella perduta
Una architettura religiosa normanna in Sicilia con influenze islamiche
Un palinsesto della Storia
Le navate laterali
La cattedrale nei secoli
La paradisiaca “conca d’oro” che abbraccia Palermo: un nome dagli innumerevoli volti attraverso il tempo
Le modifiche architettoniche della fabbrica del Duomo dopo la morte di Ruggero II e le trasformazioni del chiostro
L’Ecclesia munita
Stratificazioni culturali, di diversa origine, decorano le absidi esterne
Cefalù: testimonianze insediative attraverso il tempo
Una polisemia di forme e contenuti ad alto livello artistico
Un soffitto mirabile
Temi biblici animati dalla luce sfolgorante delle vetrate che si affacciano sulle navate
Le trasformazioni dell’aula attraverso i secoli
MiC – Ministero della Cultura
Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Regione Siciliana.
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.