cripta

La cripta, dal latino crypta cioè nascosto, è un ambiente sotterraneo, collocato solitamente sotto la pavimentazione del presbiterio, dove venivano conservate le reliquie dei santi o le tombe di eminenti personalità. La cripta ebbe maggiore diffusione nelle chiese del periodo altomedievale quando veniva usata anche come piccola cappella.
La cripta della cattedrale di Palermo è un ambiente esterno alla chiesa, addossato alle tre absidi, di forma rettangolare, in parte fuori terra. Un tempo, con accesso diretto dal “Piano della Cattedrale”, era un luogo di culto, denominato “Cimitero di tutti i Santi”. Oggi vi si accede tramite alcuni passaggi interni collocati nelle due absidi laterali.
L’aula è divisa in due navate con volte a crociere, che si innalzano sui muri perimetrali e sostenute da quattordici colonne, quasi tutte in granito egizio, sormontate da capitelli di spolio. La cripta ospita 23 tombe di età romana con le spoglie degli arcivescovi della Cattedrale, tra questi anche Gualtiero.
La cripta è stata ritenuta, da molti studiosi, come una struttura di epoca precedente la cattedrale normanna. Recenti studi, suffragati da ricerche archeologiche, hanno dimostrato che la cripta venne realizzata in un periodo successivo alla costruzione delle absidi e quindi nel XII secolo, dopo la trasformazione della chiesa ad opera dell’Arcivescovo Gualtiero.