Prima del sacrificio, la vittima scelta, dopo essere stata spruzzata d’acqua, muoveva il capo inducendo gli antichi ad interpretare questo segno come un’autorizzazione al sacrificio da parte dell’animale, che quindi veniva sacrificato sull’altare.
Il movimento spontaneo provocato dall’acqua, era un aspetto molto importante per gli antichi greci, poiché consentiva loro di evitare il senso di colpa provocato dalla sua morte.