I luoghi di Akragas che più risentirono dell’arrivo dei conquistatori latini furono quelli in cui si svolgeva la vita politica della città, a causa delle differenze culturali che gli antichi romani e greci presentavano in questo ambito: l’avvento dei romani segnò proprio una nuova epoca per la politica di Agrigentum; le evoluzioni nell’utilizzo degli edifici pubblici a questo adibiti, costituiscono una inconfutabile prova.
I luoghi del confronto politico dell’antica Akragas erano sostanzialmente due, situati nell’area conosciuta come Poggio di San Nicola, dove oggi sorge anche il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo:
l'ekklesiasterion
, sul versante meridionale, e il
bouleutérion
, nel terrazzo nord.
Per quanto riguarda il primo edificio, sede delle assemblee in cui i si riunivano i cittadini greci con diritto di voto, questo fu dismesso immediatamente per essere sostituito da un piccolo tempietto con altare conosciuto come Oratorio di Falàride, anche se il luogo non ha alcun legame con il terribile tiranno dell’antica Akragas.
Il bouleutérion invece, spazio adibito al consiglio dei saggi nelle città greche, fu riutilizzato per le riunioni del senato cittadino. Cicerone tramanda che questo organo politico era composto dai cittadini più ragguardevoli di Agrigentum per ricchezza, autorità e potenza in termini di clientele politiche, e la sua composizione era normata da una
legge di Publio Scipione
.