Le Domus Aeternae

La tomba di Teróne

Nonostante il nome, il monumento non ha nulla a che vedere con Teróne , il tiranno di Akragas del V sec. a.C.: il nome fu attribuito dai viaggiatori del Grand Tour , che a cavallo tra Sette e Ottocento arrivavano numerosi ad ammirare la Valle dei Templi.
Si tratta di un edificio funerario a torre del I sec. a.C., la cui struttura richiama quella di un tempietto a pianta quadrata con colonne doriche angolari e un fregio decorato a mètope e trìglifi.

la tomba di terone
La Tomba di Terone si trova immersa nella natura nell’area della Necropoli Giambertoni. E’ un monumento funerario romano a torre del I secolo a.C. e si presenta composto da due parti sovrapposte: un podio cubico che sorregge un tempietto, anche esso quadrato, con porte cieche su ogni lato. Gli angoli sono decorati da colonne doriche con capitello ionico. L’edificio è in pietra calcarea agrigentina, che gli dona il colore giallo ocra tipico delle altre costruzioni della zona. In origine si presentava probabilmente con una copertura a cuspide, oggi andata perduta.

La struttura è stata identificata in analoghi monumenti sepolcrali in Africa settentrionale, a conferma del crogiuolo di tradizioni e culture che si mescolavano ad Agrigentum. L’edificio, poco distante dal tempio di Ercole, faceva parte della necròpoli Giambertoni.
Nel XVIII secolo la Tomba di Teróne fu utilizzata come ovile per le pecore e le capre girgentane , che fin dal Medioevo colonizzarono le rovine dell’area circostante; ed è proprio circondata da capre e pecore che appare nelle numerose raffigurazioni pittoriche – e poi fotografiche – che la ritraggono tra il Settecento e l’Ottocento.

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