I cavalli, eleganti destrieri da battaglia, erano animali venerati ad Agrigento in modo più sentito rispetto alle altre città.
Esisteva ad Akragas una vera e propria esaltazione per lo spettacolo derivante dalla loro superba bellezza e sinuosità nei movimenti, tanto da innalzarne maestosi monumenti funebri e rappresentarli su vasi e monete. Un mirabile esempio, visibile al museo di Agrigento, è un’anfora di ceramica attica a figure nere (VI secolo a.C.) che, sul lato principale, ha raffigurata una quadriga guidata da Atena.