Il percorso didattico riscopre il passato di Akragas attraverso un’inedita esperienza sensoriale, in cui la chiave di lettura è la bellezza del patrimonio monumentale, ma anche naturalistico, dell’antica città.
Il progetto di sviluppo di Akragas, infatti, appare ispirato a un ideale di bellezza sin dalla scelta del luogo in cui costruire la colonia, un sito naturalmente rigoglioso, ricco di acqua e terreni fertili, caratteristiche che hanno influenzato tutta la storia del centro abitato, definito da Pìndaro “la più bella città dei mortali”.
Il culto per la bellezza emerge non solo dalle fonti letterarie ma anche, e soprattutto, dalla scelta del luogo proteso verso la costa che gli akragantini scelsero per la costruzione delle architetture templari, imponenti e sobrie al contempo che, ancora oggi, sono un simbolo della città di Agrigento.
La collina dei templi doveva essere una monumentale visione per i naviganti i quali, già dal mare, potevano percepire la potenza di questo luogo, fonte di ispirazione per poeti e viaggiatori, in particolare a partire dal XVII secolo, durante il Grand Tour.
I resti magnifici e suggestivi di quella che fu una delle antiche metropoli sono, oggi, un patrimonio riconosciuto di eccezionale valore universale dall’Unesco; fanno parte del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, un fattore che pone l’accento sulla complessa fisionomia di questo magico contesto.
Il percorso didattico è accompagnato da testi che, anche attraverso i cinque sensi, rievocano la bellezza, il benessere e la magnificenza che si respiravano nell’antica Akragas, permettendo al visitatore di immergersi completamente nelle affascinanti atmosfere del passato glorioso di questa città.