Noto

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

Palazzo Nicolaci apprezzabile in tutta la sua originale bellezza, grazie a un restauro recente, è uno dei simboli dell’arte barocca siciliana. Fu la residenza nobiliare in città della famiglia Nicolaci e si compone di quattro piani: il pianoterra che era destinato alle scuderie e ai magazzini per le scorte alimentari; il primo piano era il piano nobile, dove viveva il barone e al piano superiore alloggiava il resto della famiglia; l’ultimo piano, la soffitta, era per la servitù.

portale d’accesso con balcone
Palazzo Nicolaci di Villadorata, in via Corrado Nicolaci a Noto, fu eretto tra il 1720 e il 1750 per volontà di Don Giacomo Nicolaci. La facciata è un teatro di strada che ricorda quello dei pupi per le maschere e i personaggi che sono scolpiti sui mensoloni. Cinque per ogni balcone ciascuno di essi venne realizzato secondo un preciso progetto “le virtù dei Nicolaci”. I balconi che si incontrano se si cammina verso la chiesa di Montevergine sono: mensoloni con i volti di bambini; seguono i cavalli alati con le zampe anteriori allungate verso la libertà; al terzo delle figure alate che guardano al futuro; dopo il portone centrale seguono le sirene alate simbolo di spiritualità il balcone delle chimere, figure mitologiche mostruose dal volto di leone, simbolo di potenza; a chiudere si trova il balcone che ha al centro un mensolone dove è scolpita la testa di un leone e ha ai lati volti umani. Un edificio simbolo dell’architettura barocca e della potenza politica ed economica che la famiglia seppe raggiungere.

Il portale d’ingresso è incorniciato tra due colonne ed è sormontato da un grosso balcone. La facciata è un teatro di strada che ricorda quello dei pupi siciliani per le maschere e i personaggi che vi sono scolpiti. Ciò che colpisce chiunque passi per via Corrado Nicolaci sono gli incredibili mensoloni . Cinque per ogni balcone, rappresentano figure mitologiche: sirene, sfingi, cavalli. Ciascuna mensola è riccamente decorata, quasi per paura di lasciare libero anche il più piccolo degli spazi.balcone, con finestra con sireneTale attenzione alla decorazione si ritrova nelle cornici intorno alle finestre: esse presentano elementi vegetali, volti umani e mascheroni. Per quanto riguarda il materiale usato si tratta della pietra tipica di Noto che diventa color miele quando il sole la colpisce e che regala ai passanti infinite colorazioni a seconda dei momenti della giornata.dettaglio sirena

I colori dell’interno

Una città a colori

San Benedetto: un gioiello riaperto al pubblico

Collegamento con gli altri siti UNESCO

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Una città, due siti

Militello, storia di un feudo illuminato

I sensi raccontano la Chiesa dell’Annunziata

Modica, una città dalle origini antichissime

I sensi raccontano Palazzo Napolino Tommasi Rosso

Splendide rapide decorazioni

Tanti proprietari, un solo palazzo

I sensi raccontano la Badia di Sant’Agata

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Un nuovo sito per una nuova chiesa

Una facciata protagonista

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I signori Barresi-Branciforti

Un premio Nobel a Modica

Una chiesa barocca a metà

Un simbolo per la città

San Nicolò l’Arena: una chiesa incompiuta

La pietra calcarea, il colore dell’armonia

Le àbsidi normanne

Una città, tre siti

Un piccolo ambiente dall’ingresso dorato

La facciata come il teatro dell’opera dei pupi

Un nuovo palazzo per i signori La Rocca

La città barocca sul mare

I sensi raccontano Palazzo La Rocca

Giorni di festa

Sant’Agata e le candelore

Un nuovo ingresso per Santa Chiara

Il giardino dei Novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Due illustri santi patroni

La città dei musei

Una città in miniatura

Una chiesa protagonista

L’infiorata: la festa dei colori e dei fiori

I sensi raccontano La Scalinata di Santa Maria del Monte

Una città a forma d’aquila

Le due chiese

Una lunga ricostruzione

I luoghi del sapere: la Biblioteca dei Benedettini

La chiesa del Carmine

Una festa solo per Scicli

L’interno e i suoi capolavori

Alcune opere di pregio

Il teatro del gusto

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Badia Sant’Agata, quanto carattere!

Il Monastero Benedettino, uno dei più grandi d’Europa

Il crocifisso di Burgos

Dal contrasto dell’esterno al tripudio di colori dell’interno

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

San Sebastiano, quanto lavoro!

I sensi raccontano la chiesa di Santa Maria del Carmelo

Nuove strade per Catania

Una piazza come cuore della città

Un nuovo sito per una nuova città

La cucina, uno scrigno di colori

Un palazzo parlante

Alcuni capolavori

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e San NicoIò l’Arena

Da San Tommaso a San Giuseppe

Tra il bianco e il nero

Rosario Gagliardi, il maestro del Val di Noto

I sensi raccontano la Chiesa Madre di San Nicolò e del Santissimo Salvatore

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

La festa di San Giacomo

Il cioccolato di Modica

Dal tardo-gotico a noi

Fontana della Ninfa Zizza, acqua pubblica in città

Un trionfo di colori

Chiesa di San Giuliano ai Crociferi: la ricostruzione

I sensi raccontano la Chiesa di San Sebastiano

Alla ricerca del colore

La scalinata degli angeli

Palazzolo in festa

La cattedrale di Sant’Agata: un lungo lavoro di ricostruzione

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Chiara

Alla scoperta della chiesa madre

La parete prende vita

Il disastroso terremoto

Un museo per non perdere la tradizione

Il Ruolo degli Ordini religiosi nella ricostruzione del Val di Noto

Una pavimentazione a colori

Un progetto di Vincenzo Sinatra

I sensi raccontano la chiesa di San Giovanni Battista

La dimensione sovrannaturale della cappella del Santissimo Sacramento

Una chiesa imponente e luminosa

Le maioliche della scalinata

I sensi raccontano Palazzo Nicolaci

Un salone per le feste

La libertà di culto e il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

I colori della Cattedrale

Palazzo Nicolaci di Villadorata, chi sarà l’architetto?

I sensi raccontano la chiesa di San Giuseppe

I mensoloni: celebrazione della famiglia Nicolaci