Catania

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

olfatto
Odori dalle cucine

foto della macchina della cappaProviamo ad immaginare gli odori provenienti dai sotterranei delle cucine che risalivano fino ai piani superiori e agli spazi collegati ai due refettori.
È in uno di questi spazi, destinati alla preparazione di ricche pietanze, che svetta la prodigiosa macchina della cappa settecentesca chiamata “il fornetto”, eretta sopra l’antica colata lavica del 1669.
La cucina era uno degli ambienti più importanti per la vita del monastero, una fabbrica che doveva sfamare un ingente numero di monaci, proprio come in un altro piccolo mondo all’interno del colossale monastero.

tatto
Lava e marmo

Tra le caratteristiche che connotano il Monastero dei Benedettini si distingue, senz’altro, la forte bicromìa data dall’impiego dei principali materiali per esso selezionati.
Proviamo a toccare una colonna di marmo e un basamento lavico, noteremo subito la diversa percezione al tatto, la sensazione di freddo, la porosità e la levigatura.

udito
Canti e musica

La vita dei monaci benedettini era scandita dalla ferrea regola dell’Ora et Labora, che consisteva nell’impostare la giornata suddividendo attività di preghiera, di lavoro e di studio.
L’intero monastero, ma soprattutto i cortili e la chiesa con il grande organo, dovevano essere pervasi dai canti dei monaci.

vista
La sala rossa nei cantinati del Monastero

La sala rossa è una suggestiva sala circolare situata nei cantinati del Monastero dei Benedettini, i quali oggi ospitano il Museo della Fabbrica.
Entrando in questo ambiente, l’ultimo all’interno del percorso museale, ci si trova al di sotto di una particolare costruzione in ferro rosso.
La magnifica struttura, progettata dal geometra Antonino Leonardi, è un solaio autoportante caratterizzato da una forma originale e contemporanea.

gusto
La stanza della convivialità: il refettorio grande

Il refettorio grande oggi ospita l’auditorium dell’Università ma, un tempo, era il luogo in cui i monaci consumavano i pasti.
La Regola di San Benedetto dettava alcune norme anche in questo caso.
Ad esempio, si doveva mangiare sempre all’ora stabilita e in silenzio e molti disegni e scritti dell’epoca documentano che la mensa dei monaci non era affatto povera.

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

La città nella città

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos

Il convento dei frati francescani

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La badia di Sant’Agata

La chiesa di Santa Maria del Monte

La chiesa di San Paolo

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

L’arte nel duomo

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

Le nuove strade della città

Storia di una rinascita

L’architettura religiosa

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

I sensi raccontano Palazzo Zacco

Una città, tre siti

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

La chiesa di San Francesco

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

La chiesa della Madonna della Stella

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Le due chiese

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

Il palazzo dei Due Mori

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

San Domenico e la firma del Gagliardi

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

Scenografia, luci e colori della cattedrale

La chiesa e il monastero

Un premio nobel a Modica

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

Un progetto unitario per la città di Catania

La città di Modica tra natura e urbanistica

La scalinata degli angeli

La chiesa di San Benedetto

Luminosi spazi sacri

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

La città a forma d’aquila

Gli altari, i santi e le opere scultoree

Gli articolati spazi interni

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

Il Monastero dei Benedettini

Le opere nella chiesa

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

L’inizio di un’autentica concezione barocca

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

L’arte delle maioliche

Virtuosismi, decorazioni e altari

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

La ricostruzione dopo il terremoto

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

Un patrimonio di opere votive

Militello: storia di un feudo illuminato

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

La chiesa e il collegio

Scicli, città dalle barocche scenografie

I sensi raccontano Palazzo Trigona

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

La casa-museo Antonino Uccello

Il Duomo di San Giorgio

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

La chiesa di San Giovanni Evangelista

Uno scrigno di opere preziose

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

Un giardino di pietra

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

Sant’Agata e le candelore

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

L’interno e le opere d’arte

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Il palazzo di città

Il palazzo, la città, la chiesa

Scenografia e devozione per Sant’Agata

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Il teatro greco più piccolo del mondo

La biblioteca dei benedettini

Città e natura

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Il palazzo Trigona di Canicarao

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata