A seguito del grande terremoto del 1693 che provocò morti e rovine, la città si divise tra “San Giovannari”, per il patrono San Giovanni e “San Giorgiari”, per il patrono San Giorgio.
Le due fazioni erano entrambe intenzionate a dedicare una nuova chiesa al rispettivo patrono.
I seguaci di San Giorgio affidarono così i lavori al massimo esponente dell’architettura siciliana del periodo, Rosario Gagliardi, affinché la loro chiesa fosse la più imponente.