Noto

La chiesa e il collegio

La chiesa di San Carlo Borromeo e l’annesso collegio dei gesuiti rappresentano una delle maggiori architetture religiose nella città di Noto. Il complesso fu edificato a seguito del terremoto del 1693, in tempi molto veloci, tanto che grazie all’opera dei padri gesuiti, nel 1699 risultava già in avanzata fase di costruzione. L’area di forma rettangolare che ospita la sede dell’ordine, si dispiega con una planimetria ortogonale perfettamente inserita nel tessuto edilizio lungo il suo asse principale. Come avviene per moltissimi edifici che derivano dall’unione di più costruzioni, anche il complesso conventuale abbraccia un insieme di almeno dieci costruzioni e tre cortili di età diversa, a partire dai precedenti edifici del 1695-1727 e delle nuove costruzioni del 1730-1757.Il prospetto principale sul Corso, che si iniziò a costruire nel 1730, è lungo quasi 110 metri ed è costituito da 22 campate verticali simmetricamente disposte rispetto al portale principale e scandite, nei due ordini, da paraste binate . La chiesa di San Carlo presenta una facciata che risulta essere una delle più scenografiche quinte architettoniche della città. L’opera è attribuita a Rosario Gagliardi sebbene non sia documentato con disegni esecutivi come per altre sue celebri opere.
Nel 1738 venne realizzata la cupola ottagonale su disegno di Francesco Maria Sortino, e nel 1776 l’architetto Vincenzo Sinatra eseguì i primi lavori di restauro della chiesa.

Spazialità dilatate, stucchi e luci colorate

Il giardino dei novizi e i restauri di Giancarlo De Carlo

Fontana della Ninfa Zizza: acqua pubblica in città

San Domenico e la firma del Gagliardi

Il dinamismo della Chiesa di San Michele

La chiesa e il monastero

La chiesa di San Nicolò l’Arena: maestosità di una bellezza incompiuta

Dilatazione, spazialità e luce nella chiesa di San Domenico

L’arte delle maioliche

Piazza Duomo, la fontana dell’elefante: il cuore della città

La Madonna delle Milizie: unicità della vergine guerriera

Il convento dei frati francescani

Viste negate, viste conquistate: il potere delle benedettine devote

I sensi raccontano la Chiesa della Badia di Sant’Agata

Gli altari, i santi e le opere scultoree

La città nella città

Un compromesso tra neoclassicismo e barocco

Virtuosismi, decorazioni e altari

I sensi raccontano la Chiesa di Santa Maria del Monte

I sensi raccontano la Chiesa di San Giuliano ai Crociferi

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

La chiesa e il collegio

Un premio nobel a Modica

Scicli, città dalle barocche scenografie

La chiesa di San Giuliano ai Crociferi

La badia di Sant’Agata

Scenografia e devozione per Sant’Agata

Il Barocco e la perdita dell’equilibrio del Cinquecento

Rinascita e urbanistica della città di Noto

Il Duomo di San Giorgio

Uno scrigno di opere preziose

La casa-museo Antonino Uccello

La chiesa di San Francesco

Sant’Agata e le candelore

La chiesa di San Benedetto

Gli interni: luci diffuse e cimeli bizantini

Città e natura

L’arte nel duomo

La ricostruzione dopo il terremoto

I sensi raccontano la Chiesa di San Michele

Akrai e Siracusa: un legame indissolubile

I sensi raccontano Palazzo Zacco

La scalinata degli angeli

Un progetto unitario per la città di Catania

La chiesa di San Paolo

I sensi raccontano Palazzo Beneventano

Lo scrigno di austerità sotto la grande cupola

Il palazzo di città

La libertà di culto e Il ruolo della chiesa cattolica per la diffusione del barocco

L’architettura religiosa

Il palazzo della cancelleria: dall’ex stalla alla famiglia Nicastro

I sensi raccontano la Chiesa di San Benedetto

La dilatazione dello spazio e la realtà in divenire

Le opere nella chiesa

I sensi raccontano la Cattedrale di Sant’Agata

Gli articolati spazi interni

Il Monte delle Prestanze nel nuovo impianto urbanistico

La biblioteca dei benedettini

Luminosi spazi sacri

Dalla fine del mondo alla rinascita dalle macerie

I sensi raccontano Palazzo Ducezio

Le nuove strade della città

Palazzo Zacco, tra sobrietà e decoro

I sensi raccontano la Chiesa di San Carlo ed ex collegio dei Gesuiti

La città di Modica tra natura e urbanistica

Il trionfo del barocco: dilatazione degli spazi

L’interno e le opere d’arte

Palazzo Trigona: un edificio dalla forma complessa

I sensi raccontano la Chiesa di San Domenico

La creatività barocca: i soggetti ricorrenti

Scenografia, luci e colori della cattedrale

L’inizio di un’autentica concezione barocca

L’Infiorata di Noto, una tradizione moderna

La Madonna dei Conadomini e l’arte della devozione

La città a forma d’aquila

I sensi raccontano il Duomo di San Pietro

La chiesa di Santa Maria del Monte

Il teatro greco più piccolo del mondo

I sensi raccontano la Chiesa Santuario di Santa Maria della Stella

La cappella neogotica del seminario: simboli, luce e spazialità

Un giardino di pietra

Militello: storia di un feudo illuminato

I sensi raccontano la Chiesa di San Paolo

Le due chiese

I sensi raccontano il Duomo di San Giorgio

Il Monastero dei Benedettini

Barresi-Branciforte: i signori del feudo e l’ammodernamento della città

Il palazzo dei Due Mori

Gli interni della chiesa: spazialità e colori

Il palazzo, la città, la chiesa

Una città, tre siti

I sensi raccontano il Monastero dei Benedettini e la Chiesa di San Nicolò l’Arena

Il palazzo Trigona di Canicarao

Un patrimonio di opere votive

Storia di una rinascita

La chiesa della Madonna della Stella

La chiesa di San Giovanni Evangelista

I sensi raccontano la Chiesa di San Giovanni Evangelista

Verticalità e dinamismo della facciata della Chiesa di San Carlo

L’illusione della luce, lo sfarzo decorativo

I sensi raccontano Palazzo Trigona

Geometria e meraviglia nell’architettura civile nel barocco del Val di Noto

I sensi raccontano Palazzo della Cancelleria

Un nuovo sito per la chiesa di San Giorgio

Maestosità degli esterni, grandiosità degli interni

Insolite iconografie: il Crocifisso di Burgos