Nel quartiere ellenistico-romano, a testimonianza degli scambi commerciali che avevano luogo anche in città, sono state rinvenute botteghe e spazi dedicati alla produzione e al commercio, direttamente annessi alle domus: questi ambienti erano posti al piano terra e si aprivano direttamente sulla strada, come dei veri e propri negozi.
Potevano affacciarsi sulle arterie principali o sulle strade secondarie; nel primo caso presentavano generalmente dimensioni maggiori, mentre nel secondo servivano di solito come locali di servizio.
L’insula II era la più movimentata: sono stati identificati un frantoio per l’olio, chiamato torcularium, e un’osteria, probabilmente
una taberna o una caupona
, con un peculiare bancone dotato di grandi cavità per posizionarci le anfore adibite alla rivendita di bevande.
Inoltre, su tutta l’area sono stati identificati diversi
mulini
in pietra lavica azionati dagli schiavi per macinare il
grano
, da sempre presente nella coltivazione dei campi dell’agrigentino.