Il tempio della Concordia, nella sua solenne integrità, è uno spettacolo che affascina e incute rispetto. Le imponenti colonne doriche, sormontate da capitelli ancora intatti, sorreggono la trabeazione senza alcuno sforzo apparente.
Il caratteristico colore giallo ocra della pietra agrigentina, utilizzata per costruire il tempio, sembra accendersi con toni ancora più caldi, sotto la luce del tramonto, tanto da renderlo ancora più suggestivo.
Torniamo indietro nel tempo quando, nel tempio della Concordia, divenuto edificio di culto cristiano, veniva celebrata la messa.
Proprio come doveva accadere durante la celebrazione dei riti pagani, al suo interno si diffondevano i profumi emanati dagli incensi che davano solennità ai momenti di preghiera, tra il bagliore tenue e vibrante delle lucerne.
L’intero edificio che si elevava con la sua imponenza, sorretto da maestose colonne doriche, si vestiva, al tramonto, di colori accesi e si animava di fragranze che invitavano ad una riposta riflessione.
Negli ultimi anni si è scoperto che, dal latte delle capre girgentane, è possibile ottenere dei pregiati formaggi dal gusto delicato ma particolare, dato dalla commistione dei sapori tipici siciliani. Alcuni esempi sono la “mbriaca”, una caciotta che viene fatta immergere nel Nero d’Avola; il “cinniri”, che viene fatto riposare nelle ceneri dei legni di mandorlo; la “ficarra”, uno stracchino affinato in foglie di fico.