Nell’area a nord del Tempio di Zeus, spostato verso gli edifici pubblici e il foro, sorge l’antico ginnasio di Agrigentum. Lo sport era un’attività quotidiana molto praticata ad Agrigento sin dai tempi dei coloni greci: alcune fonti testimoniano
elogi per gli atleti akragantini
che vincevano magnificamente nei
giochi panellenici
; è quindi peculiare che l’unico edificio legato ad attività ginniche della città sia di epoca augustea (I sec. a.C.).
La struttura comprendeva una pista per la corsa allo scoperto lunga circa 200 metri e un vasto portico per gli esercizi ginnici al coperto, allineato a un asse stradale con direzione nord-sud.
Il fregio del portico, in stile dorico, era riccamente decorato con mètope e trìglifi, ed era sormontato da un tetto a un solo spiovente. Più a nord, gli scavi hanno riportato alla luce i resti di una grande vasca.
All’estremità della pista scoperta si trovavano inoltre i sedili per gli spettatori, probabilmente magistrati o personaggi di spicco della città: ne sono state rinvenute due file, divise in due settori da braccioli, composte da 16 pezzi di pietra calcarina della zona.
Oggi si trovano nel chiostro di ingresso al Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo e consentono ancora di apprezzare alcune
iscrizioni
in lingua greca incise sulla spalliera.
Infine, un’esedra e un altare monumentale rappresentano una fondamentale testimonianza dei riti che si eseguivano per preparazione degli atleti, probabilmente in onore di Eracle e Hermes.