Nel culto cristiano l’altare rappresenta la mensa eucaristica, dove si offrono i doni e il luogo dove si ringrazia Dio e si celebra il rito della Santa Messa.
In particolare, assume vitale importanza perché si ripropone il sacrificio di Cristo per il suo popolo, per questo viene anche cosparso d’incenso.
L’altare originario della Basilica di Cefalù era collocato sotto un ciborio in asse con la seconda crociera. Citato nell’inventario del canonico cellario Bosone nel 1149, non ci è pervenuto.
La pala d’oro è stata sottratta dalla Cattedrale durante il regno di Federico II. Il nuovo altare è opera dell’artista Virginio Caminaghi. In bronzo fuso e dorato, ha la base decorata con un nastro raffigurante la processione dei ventiquattro Vegliardi, che nell’Apocalisse lodano Dio, lo assistono e offrono preghiere.
Al centro dell’altare il leone, il vitello, l’aquila e l’uomo circondano e adorano l’Agnello Immolato.