Antonello, figlio di Domenico Gagini, quest’ultimo originario di Lugano, cresce a Palermo e si sposta a Messina dove, tra il 1498 e il 1507, aveva sede la sua florida bottega scultorea e avvia un’attività di commercio di marmo direttamente con la Toscana. Tornato a Palermo si afferma come uno dei maggiori scultori del Rinascimento siciliano, ottenendo prestigiose commissioni in tutta l’isola e in Calabria. Muore a Palermo nel mese di aprile del 1536. Artista raffinato, lascia una grandissima eredità. Tra le sue opere più importanti si ricordano, oltre la Tribuna per la Cattedrale di Palermo, la Madonna di Trapani per il convento dei Teatini, la Santa Caterina per la chiesa del Carmine Maggiore fuori dal capoluogo siciliano, la Madonna della neve per Santa Lucia del Mela, un Trittico per Vibo Valentia. Altre opere si trovano custodite nel Museo di Palazzo Abatellis e nel Museo Diocesano di Palermo.