Le terme romane, prevedevano una successione di ambienti per la cura ed il benessere del corpo.
Superato l’atrio dell’ingresso, si accedeva agli spogliatoi, gli Apodyteria, a volte provvisti di panche in pietra appoggiate alle pareti.
Presso la residenza tardoantica del Casale, nello spazio ottagonale del Frigidarium, sono visibili alcuni vani, absidati utilizzati per il cambio d’abito, ancora prima di intraprendere il percorso termale.
La presenza di un ingresso privilegiato raggiungibile dal percorso privato interno alla villa riservato al Dominus e alla sua famiglia, poteva svolgere anche la funzione di spogliatoio privato.
Abitualmente, nelle Terme romane, gli indumenti, il denaro e i gioielli, restavano incustoditi ed erano facile preda di borseggiatori, i fures balnearii. A causa di queste spiacevoli incursioni, gli spogliatoi erano controllati dai gapsarii ai quali veniva consegnato il quadrante per il servizio, una moneta romana di bronzo di scarso valore. Gli Apodytèria della villa tardoantica di Piazza Armerina raccontano, attraverso le raffigurazioni , ancora leggibili, dei mosaici pavimentali, i momenti che precedevano l’ingresso alle terme, con personaggi di rilievo circondati dai servitori.