La cena Trimalchionis è un episodio che occupa il XV libro del Satyricon, un poema narrativo di cui ci son pervenuti solo alcuni frammenti, scritto da Petronio. Egli, scrittore e poeta latino vissuto tra la prima e la seconda metà del II sec d.C., descrive in modo raffinato e, al contempo, ironico, uno spaccato dei valori e dei falsi moralismi della sua epoca. Encolpio, protagonista del romanzo, riporta le avventure condivise con l’amante Gitone e il giovane Ascilto, durante un viaggio nel sud del territorio italico. La descrizione realistica e caricaturale del liberto Trimalcione che, durante un sontuoso banchetto, intavola con i suoi convitati, falsi retori e poeti, discorsi sul senso della vita e della morte, mette a nudo l’incapacità dei commensali di fingersi per ciò che, in realtà, non erano. Da un’atmosfera intrisa da discorsi apparentemente elevati, prende il sopravvento la vera indole dei liberti arricchiti che culmina in storie scabrose ed incontri erotici. Le scene narrate da Petronio si soffermano sullo sfarzo del banchetto con portate che sembravano opere d’arte in un contesto scenografico, animato da danze e vizi.