chiostro

Presente nelle abbazie, nei conventi e nei monasteri, il chiostro rappresenta il fulcro centrale della vita monastica; è uno spazio aperto comunitario e circondato da corridoi coperti (corsie) che danno accesso alle altre strutture.
Il cortile centrale è canonicamente definito con un giardino, in cui non vi sono poste a dimora essenze floreali perché caduche; i fiori invece sono scolpiti nei capitelli, nella eterna natura della pietra. Al centro o in posizione angolare si ritrova sempre una fontana, simbolo dell’acqua purificatrice.
Il Giardino del Chiostro, secondo la tradizione, è suddiviso in quattro parti dove sono piantati altrettanti alberi simbolici, il fico, il melograno, l’ulivo e la palma. Così scrive Onorio d’ Autun. “Diversae arbores fructiferae sunt diversi libri Sanctae Scripturae”.
Un monastero affianca le Cattedrali di Cefalù e Monreale, poiché affidate, tra i pochi esempi, alla cura di ordini monastici, rispettivamente agostiniani e benedettini. Il chiostro presente in tali complessi è di simile impostazione; lungo le corsie, le arcate sono sorrette da colonne binate sormontate da capitelli, importanti esempi della scultura romanica, in cui sono rappresentate scene dei sacri testi. Il Chiostro di Monreale è ancora integro nella sua composizione, mentre quello di Cefalù risulta mutilato di due ali.