Nella seconda metà del Duecento Cefalù attraversò un momento di crisi a causa dello scontro tra la chiesa locale e l’imperatore Federico II di Svevia e per lo strapotere esercitato dall’aristocrazia locale.
Questi mutamenti logorarono lo status di civitas episcopale.
In passato le sedi episcopali erano affidate direttamente al vescovo che le eleggeva a residenza personale e ne esercitava il potere.