Vissuto tra l’80 e il 20 a.C., Diodoro Siculo fu il primo a menzionare Kephaloidion come già esistente nel 396 a.C.
Lo studioso, nato ad Agirio, (l’odierna Agira) in Sicilia, scrisse la Bibliotheca historica, una storia universale dalle origini mitiche del mondo fino alle spedizioni di Giulio Cesare in Gallia e in Britannia del 59 a.C.
Originariamente suddivisa in quaranta libri, attualmente se ne conservano quindici: cinque riguardanti le origini dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa e dieci sugli avvenimenti relativi all’arco temporale tra il 480 e il 321 a.C.
La Bibliotheca, nonostante le lacune, è determinante per conoscere sia la storia della Magna Grecia, che le opere storiografiche di altri autorevoli autori, adesso perdute.
Diodoro Siculo per scrivere la sua grandiosa opera, a cui dedicò ben trent’anni, consultò il patrimonio librario di Roma e intraprese numerosi viaggi in Europa e in Asia per raccogliere più materiale possibile.