Il termine deriva dall’uso di riprodurre la figura infantile di Eros o Cupido, il dio dell’amore, rappresentato come un bambino nudo, spesso raffigurato con ali; in questa forma prende il nome di “erote” o “amorino“.
In epoca romana gli Eroti vengono usati come elementi decorativi in mosaici e pitture, con scene di putti impegnati in allegri combattimenti, competizioni sportive o in attività di pesca o vendemmia.
Il tema venne ripreso anche in età rinascimentale e barocca, con il nome putto, per disegni allegorici con finalità decorative, a volte ripetitive.