Il fonte battesimale, presente nelle chiese e nei battisteri, è la vasca contenente l’acqua per il battesimo, momento in cui, secondo la religione cristiana, si rinasce a vita nuova. Il fonte battesimale di Cefalù, risalente al XII secolo, era posizionato sotto la tribuna dell’ambone normanno. I due monumenti, con il cero pasquale erano simbolo della Resurrezione di Cristo.
Francesco Gonzaga, vescovo di Cefalù dal 1587, secondo i dettami della Controriforma, spostò il fonte nel penultimo intercolumnio a destra, su un gradino di marmo.
Il fonte battesimale, tornato recentemente nella sua collocazione originale, è ricavato da un unico e maestoso blocco di calcare in lumachella, pietra proveniente dalla vicina rocca.
Ha una vasca circolare, esempio di scultura romanica, sul cui bordo presenta decorazioni scolpite con quattro leoncini che si identificano come i cuccioli dei leoni posti nel basamento del candelabro.
Guardando nel dettaglio la rappresentazione, dal movimento delle code, si nota che due leoncini sono in movimento, perché non hanno ancora ricevuto il battesimo, mentre gli altri sono immobili. La vasca è retta da un sostegno-piedistallo della stessa pietra decorato con scanalature inclinate e convergenti su un collarino.