Nell’antica Roma, il genius era una divinità del culto domestico, privato delle famiglie, relativa alla capacità degli individui di sesso maschile di generare nuova vita.
Al genius erano solitamente attribuite anche tutte le capacità giudicate superiori a quelle normali dell’individuo, come quelle intellettuali o creative.
In età imperiale si diffuse la venerazione del genius dell’Imperatore per rendere accettabile il culto di una persona ancora in vita.