Lo scultore palermitano operò durante la seconda metà del XVIII secolo in alcune città siciliane e nelle più grandi fabbriche catanesi, in particolare, fece parte del gruppo di scultori che lavorarono nel Monastero dei Benedettini.
Nel 1767 realizzò i modelli delle statue destinate alla facciata della Badia di Sant’Agata e nel 1782 realizzò, in collaborazione con Mario Biundo e Giovan Battista Amato, le statue e gli altari presenti ancora oggi all’interno della stessa chiesa.