Nel 1533 Antonello Gagini, con la sua bottega, realizzò per la cattedrale una Madonna col Bambino. In marmo bianco e con decorazioni color oro, il gruppo scultoreo presenta i tratti tipici della scuola gaginesca: la dolcezza e la delicatezza dei volti, i panneggi fluenti e una marcata eleganza figurativa. Sul basamento è presente un bassorilievo con la dormitio della Vergine e sono effigiati i committenti dell’opera: Filippo Serio e la moglie.
Antonello, figlio di Domenico, quest’ultimo originario di Lugano, cresce a Palermo e si sposta a Messina dove, tra il 1498 e il 1507, aveva sede la sua florida bottega scultorea.
Tornato a Palermo si afferma come uno dei maggiori scultori del Rinascimento siciliano, ottenendo prestigiose commissioni in tutta l’isola e in Calabria.
Un altro gruppo scultoreo è il monumento funebre per il vescovo Gioacchino Castelli che ha retto la diocesi dal 1755 al 1788, anno della sua morte.
Il monumento marmoreo, scolpito dall’artista Leonardo Pennino nel 1790, rappresenta il vescovo mentre dona le vesti a un mendicante.