I mulini erano i macchinari utilizzati dai romani per trasformare il grano in farina.
Nonostante l’esistenza di mulini ad acqua sia appurata in questi luoghi anche in tempi precedenti, quelli rinvenuti nell’abitato in questione erano tutti in pietra lavica ed inseriti all’interno delle tabernae.
Le macine avevano una base circolare in muratura costituita dalla meta, una pietra conica, su cui poggiava e ruotava il catillus, una pietra biconica internamente cava, attivata da forza umana o animale.