I sàtiri nella mitologia greco-romana erano delle creature che vivevano nei boschi, immersi nella natura, circondati dalle ninfe.
I greci li immaginavano con una forma umana, ma con orecchie, coda e talvolta zoccoli di cavallo ed erano chiamati “demoni del bosco”.
Erano considerati dei semidei ed Esìodo, poeta greco, li definì buoni a nulla, interessati a fare scherzi ai mortali, aggressivi e vili.