Agli inizi del Seicento, Francesco Branciforti e la moglie Donna Giovanna D’Austria fecero realizzare, accanto al loro palazzo, una grandiosa biblioteca contenente migliaia di volumi, opere d’arte, mappamondi e altri oggetti curiosi.
Essa fu distrutta dal terremoto del 1693 e, a seguito di tale evento disastroso, se ne persero le tracce poiché non venne mai più ricostruita.
La sua presenza è testimoniata solo grazie ad alcuni atti del 1681: la sala grande doveva contenere tre livelli di ballatoi ed essere molto spaziosa.
I documenti riportano una lunghezza di circa quaranta metri e, con i suoi nove metri di altezza, doveva rappresentare un accogliente luogo di studio.