Il 1492 può essere definito l’annus horribilis per gli ebrei siciliani, l’anno in cui una fiorente comunità, presente sin dall’antichità e cresciuta nel tempo fino a divenire una parte cospicua della popolazione dell’Isola, vide la cacciata dall’isola. Isabella e Ferdinando II d’Aragona emanarono infatti il decreto di espulsione degli ebrei da tutti i loro domini, tra cui la Sicilia.
A partire dall’estate 1492 gli ebrei furono messi dinanzi alla scelta di lasciare la Sicilia, o di restare convertendosi al Cattolicesimo.