La Rupe Atenèa era, probabilmente, l’acropoli di Akragas, il luogo più alto della città.
Quando Akragas venne distrutta dai Cartaginesi, nel 406 a.C., seguì un lungo periodo in cui gli abitanti cercarono di ricostruire la splendida città e i suoi maestosi monumenti.
Proprio sulla Rupe Atenèa si formò, in quel periodo, un quartiere di artigiani e un oleificio, in cui si produceva l’olio dai floridi ulivi della valle, che veniva poi scambiato nei commerci degli agrigentini.