Per arrivare a Modica si attraversano le colline della campagna iblea e, tra una pianta di fico d’india e l’altra, si possono scorgere i muretti a secco. Essi, nel 2018, sono stati inseriti nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dal Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
L’arte dei muretti a secco fa parte di quelle conoscenze che vengono tramandate nelle comunità rurali di generazione in generazione.
Si tratta di costruire muretti con pietre poste una sopra l’altra senza usare altri materiali, se non la terra asciutta.
Queste strutture sono una testimonianza delle tecnica costruttiva che ha avuto origine in età preistorica e che vive e si utilizza ancora oggi. Un modo ingegnoso per spietrare il terreno da coltivare con poco sforzo.
L’arte dei muretti a secco è oggi inserita nella lista dei Beni immateriali dell’UNESCO.